Strumenti
Da secoli gli strumenti della perlera sono praticamente gli stessi. Questi strumenti ricchi di fascino, ed a volte con dei nomi impronunziabili, sono parte integrante di questo mondo e rappresentano essi stessi un patrimonio storico culturale di questa maestria.
Tacadìn
Tacadìn (intraducibile in italiano), deriva da tacàr, cioè attaccare. E’ un tondino di ferro appuntito e ricurvo che una volta arroventato serve per prendere le murrine dal piatto e attaccarle al vetro molle della perla in lavorazione.
Pinza
Pinza usata in fasi intermedie di lavorazione della perla e per la formazione di perle cilindriche.
Pinza con estremità piatte
Pinza della lunghezza di una ventina di centimetri con fissati alle estremità libere i due mezzi stampi in bronzo. Si usa per dare la forma desiderata alla perla.
Prolunga
Prolunga che serve per terminare l’ultimo pezzo di canna quando questo scotta troppo per essere tenuto con la mano.
Scaléta (Scaletta)
Supporto in ferro per appoggiare il tubicino di rame durante la lavorazione della perla.
Supporto
Supporto per appoggiare la canna nella posizione corretta, tenendone la punta sempre sotto la fiamma.
Tubicino di rame
Strumento inventato dai Moretti per la creazione delle perle a lume intorno al 1935. Permette di avere un foro lucido e liscio che non taglia il filo di cotone una volta confezionata la collana.
Matasse di piattina di rame
Matasse di piattina di rame: nel 1968 nascono le murrine utilizzando proprio questa piattina. Invenzione Ercole Moretti